Parmitano dalla stazione spaziale Iss: «Io quassù mangio la pizza liofilizzata, voi al Polo Sud avete lo chef»
di Enzo Vitale
Per sentirsi meno soli gli umani più isolati del mondo hanno alzato la cornetta e si sono messi in contatto tra loro. Come veri e propri amici (gli uni comodamente seduti sul divano e l’astronauta appeso come l’Uomo ragno all’interno della Iss) si sono fatti quattro chiacchiere tra il serio e il faceto. E così Luca Parmitano, il comandante della stazione spaziale internazionale e i ricercatori della base italo-francese Concordia al Polo Sud, hanno trascorso una mezzoretta raccontandosi episodi e aneddoti delle loro rispettive esperienze.
«E’ stato un momento molto emozionante -ha commentato Ivan Bruni -l’astrofisico della spedizione (e prossimo protagonista della nostra quarta puntata del Diario dall’Antartide, ndr)-, è stato davvero bello confrontarsi con un personaggio del genere».
Il collegamento è avvenuto pochi giorni fa visto che per la Base Concordia l’iniziativa è ormai diventata una tradizione. Hanno cominciato quelli di DC7 (l’equipaggio del 2011) con Paolo Nespoli e poi si è proseguito con gli altri equipaggi della Iss. Ma non è tutto, oltre al collegamento con lo spazio, gli ospiti di C-Dome si sono anche messi in contatto con l’estremità Nord del pianeta, con la base The Blue Bank in Islanda, a pochi chilometri del Circolo polare artico.
(Il collegamento tra la Base Concordia e la base al Circolo polatre artico al Polo Nord)
«Parlare con Giuditta Celli (la glaciologa italiana che sarà anche lei protagonista di una prossima puntata del nostro Diario, ndr), è stata un’esperienza inaspettata, arricchente. Fantastica», ha commentato sul suo profilo social Sara Roversi, una delle ospiti alla Base del Polo Nord.
Ma torniamo più a Sud e vediamo cosa si sono detti Parmitano e gli inquilini di Concordia.
IL COLLEGAMENTO CON LA ISS
«Abbiamo avuto l’onore e il piacere di un collegamento speciale -è stato il commento a caldo di Massimiliano Catricalà, station leader della base australe-. Siamo stati simpaticamente a contatto via video con Parmitano, un incontro durato circa trenta minuti in cui abbiamo parlato delle nostre esperienze ma soprattutto abbiamo scherzato. Alla fine il collegamento si è interrotto a causa della perdita di segnale satellitare dovuto al movimento della
Stazione».
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Ma cosa vi siete detti in particolare? «Ripeto, un po’ di tutto -continua Catricalà-, abbiamo dovuto parlare in inglese vista la presenza dei colleghi francesi. Comunque ci siamo confrontati soprattutto su come viene affrontato l’isolamento sulla stazione spaziale e qui a Concordia. Poi tante battute come il fatto che, ovviamente, noi possiamo cucinare pizza, il nostro chef ce ne prepara una a settimana, mentre lui lassù la può mangiare solo liofilizzata».
Proprio sul tema pizza è andato in scena un siparietto davvero divertente con Parmitano che affermava di essere lo chef di se stesso e Catricalà, invece, che gli presentava Daniele Giambruno, lo chef della Base.
«Che ora è lì da voi ?», ha chiesto l’astronauta: «Sono le 21 e 15 -rispondono dal Polo Sud, è per noi stasera è l’ora della pizza», presentando il loro chef. Parmitano non ha perso il ritmo e ha risposto ora vi faccio vedere il nostro chef», e ha indicato se stesso: «La pizza me la cucino io, ma è liofilizzata». E giù risate antartiche e spaziali all’unisono.
«Ovviamente -prosegue lo station leader- ci siamo resi subito conto della grande difficoltà di movimento e la carenza di spazi che hanno gli astronauti. Vedere il comandante muoversi su e giu per la Stazione mentre ci descriveva i vari moduli e i vari laboratori è stato davvero molto interessante. Abbiamo anche sottolineato il fatto che la veduta dalla Iss è certamente migliore della nostra qui a Concordia. E, soprattutto, ci ha colpito la sua postazione personale particolarmente ridotta e il suo letto verticale. Ci siamo sentiti davvero dei “signori”. Noi invernanti australi, infatti, siamo consapevoli di vivere un esperienza estrema, ma dopo aver visto Parmitano mi sono convinto che la loro esperienza è ancora più estrema»
Ma non gli avete detto che anche voi lì a Concordia avete un simulatore della Iss e che una volta a settimana vi esercitate alla guida della Stazione spaziale? «Sì -chiosa Catricalà-, glielo abbiamo detto, ma lui ci ha risposto prontamente: ah! Vi esercitate ai videogiochi?….».
enzovitale@mclink.it
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