«Un asteroide distruggerà la Terra a settembre», l’allarme si diffonde sui social. Ma la Nasa smentisce
Anche stavolta la notizia è di quelle da brivido e ancora una volta ci dobbiamo preparare. Insomma un altro asteroide, l’ennesimo, vuole distruggere il nostro pianeta.
Sulla Rete è tutto un fuggi fuggi. La paura già assale numerosi internauti. A lanciare l’allarme sui social network pare sia stato un gruppo dei cosiddetti «teorici del complotto» che dice di aver interpretato alcuni brani della Bibbia.
La nostra fine, secondo la predizione, o meglio, secondo loro, ha anche una data ben precisa: tra il 22 e il 28 del mese di settembre quando sul nostro pianeta giungerà un vero e proprio inferno.
L’impatto con questo asteroide (a proposito ma come si chiama?), aggiungono gli «studiosi fai da te», causerà fortissime piogge torrenziali e l’umanità sarà destinata a scomparire.
E anche stavolta la Nasa è pronta a controbattere:
«Sono balle, non ci sono asteroidi o comete attualmente in rotta con la Terra, la probabilità di un grande scontro è molto bassa».
«Se fosse vero, lo dovrei sapere, caspita!», esclama un po’ divertito il fisico Giovanni Valsecchi, esperto di meteoriti dello Iaps Inaf
«Ovviamente la notizia e’ destituita di fondamento. Quelli che mettono in circolazione simili panzane (sfidando intrepidamente il senso del ridicolo) potrebbero almeno informarsi un po’».
Tutte le informazioni concernenti le possibilità di impatto di asteroidi con la Terra vengono diffuse attraverso due siti web, il primo nato in Italia nel 1999 NeoDys-2 presso l’università’ di Pisa, il secondo operante, dal 2002, presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA.
«Lo scopo di questi siti e’ di segnalare alla comunità astronomica -continua Valsecchi- quali asteroidi vadano riosservati, in modo da migliorare la nostra conoscenza della loro orbita fino ad un punto tale da poter escludere che impatteranno la Terra nel prossimo futuro».
In effetti a leggere il contenuto dei due siti appare subito all’occhio che ci sono molti asteroidi che hanno piccolissime probabilità di colpire la Terra nel prossimo secolo.
«In realtà, prosegue ancora il fisico dell’Inaf- la maggior parte di loro non causerebbe alcun danno perchè sono troppo piccoli, e per tutti vale il fatto che le piccole probabilità di impatto non sono la conseguenza del fatto che siano veramente in rotta di collisione con la Terra, ma piuttosto dipendono dalla nostra incompleta conoscenza del loro moto. Per questo occorre riosservarli».
Secondo lei quindi questa notizia è priva di basi e fondamenti scientifici?
«Non c’e’ una base fattuale ne’ scientifica dietro a notizie come questa, basata su testi religiosi/esoterici (non ci sono ne’ osservazioni del supposto asteroide, ne’ calcoli della sua traiettoria); si tratta di pura “fuffa”».
Ci sono asteroidi neo osservati che hanno un’orbita in prossimità della Terra?
«Si’ che ce ne sono, e noi astronomi facciamo tutto il possibile per tenerli sotto sorveglianza! Di questa attivita’ fanno parte i siti web sopracitati ma anche quello dell’Agenzia spaziale europea che si trova a Frascati, il cui responsabile è Ettore Perozzi».
Il 16 giugno si avvicina Icaro, fu considerato all’epoca pericoloso. Lo è ancora?
«Icaro e’ innocuo per tutto il prossimo secolo, e ben oltre; il 16 passera’ a parecchi milioni di chilometri dalla Terra»
La rete di osservazione degli asteroidi potenzialmente pericoli è efficiente? Possiamo fidarci? Va potenziata?
«Capisco che la mia risposta possa suonare come quella dell’oste al quale si domanda se il suo vino e’ buono, comunque, si’, la rete e’ efficiente, dato il livello delle risorse che sono disponibili in questo campo, ed i calcoli delle traiettorie sono affidabili. Certo, con più’ risorse si potrebbe fare di più’, ma il rischio asteroidi deve competere con altri (vulcani, terremoti, eventi climatici estremi, epidemie…) nei quali siamo ben più’ indietro».
Bene, Valsecchi ci ha rassicurato. Possiamo dormire sonni tranquilli anche dopo il 28 settembre. La fine del mondo, per l’ennesima volta, è rinviata.
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