Abruzzo, a Campo Imperatore l’Osservatorio ghiacciato

E’ apparso come un castello incantato.

Chi lo ha osservato la mattina di sabato 13 febbraio, naturalmente attraverso l’obiettivo di una delle webcam, non ha creduto ai propri occhi. Un’immagine da favola in cui l’Osservatorio di Campo Imperatore è apparso totalmente ghiacciato.

La foto sta facendo il giro del web e certamente contribuirà a far conoscere l’attività di uno degli strumenti ottici più ad alta quota del nostro Paese.

LA RICERCA

L’Osservatorio si trova a circa 2.200 metri sul livello del mare ed è stato costruito dopo qualche anno dalla fine della seconda guerra mondiale, nel 1948. Iniziò ad operare solo dieci anni dopo, nel 1958. L’iniziale progetto fu ampliato e attualmente ci sono due cupole di cui una contiene uno strumento di un 1,1 metri di diametro che viene essenzialmente utilizzato per osservazioni delle supernovae o per attività divulgative. Le collaborazioni internazionali più strette sono con l’Osservatorio russo di Pulkovo a San Pietrobugo dell’Accademia Russa delle Scienze.

L’UNIVERSO VICINO

Come detto la ricerca dello strumento ottico sul Gran Sasso si concentra su alcuni specifici settori. In particolare su variabilità stellare infrarossa di oggetti della Via Lattea, la nostra galassia, o di galassie relativamente vicine, come nel caso delle Supernovae. Ma la ricerca si concentra anche su oggetti all’interno del Sistema Solare come asteroidi o comete.

UN SITO VISITABILE

L’Osservatorio dell’Inaf  a Campo Imperatore si può contattare ai numeri 0862 400008 oppure allo 06-94286488.

E-mail: cimperatore@oa-roma.inaf.it

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it

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