Cinque Soli per un pianeta, e la notte non arriva mai
Lo studio di una stella variabile nella costellazione dell’Orsa maggiore, ha riservato una scoperta davvero interessante. Si tratta del primo sistema di stelle quintuplo composto da due coppie di stelle che si eclissano a vicenda. La notizia è di pochi giorni fa e i risultati sono stati presentati da Marcus Lohr della Open University al convegno nazionale della Royal Astronomical Society che si è svolto a Llandudno, nel Galles settentrionale. Sotto osservazione c’era un sistema binario di stelle nella direzione dell’Orsa Maggiore.
I ricercatori si sono accorti che la curva di luce conteneva alcune inattese eclissi supplementari, rivelando così un secondo sistema binario a eclisse nella stessa posizione del cielo. Le stelle che lo compongono sono separate da una distanza di circa 3 milioni di km, circa il doppio della dimensione del Sole. Le due coppie di stelle, invece, sono separate da circa 21 miliardi di chilometri, più di quanto lo sia Plutone dal Sole.
«E’ un siestema davvero particolare -ha detto il suo scopritore, Marcus Lohr-. In linea di principio, non c’è ragione che non possa avere pianeti in orbita attorno a ciascuna coppia di stelle. Certo, gli eventuali abitanti di quei pianeti avrebbero un cielo da far impallidire i creatori di Star Wars, in cui ben cinque soli di differente luminosità rischiarano il paesaggio, lasciando ben poco tempo alla notte».
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