Dicono che finiremo contro Andromeda
Ci mancava solo questa.
Un epilogo del genere mi mette già da ora in ansia.
Non bastavano le apocalittiche previsioni di un meteorite sulla Terra, quella dell’esaurimento dell’idrogeno nel Sole o le profezie dei Maya.
Adesso ci si mette pure una Nebulosa.
E pensare che è stato l’oggetto del cielo che più di ogni altro mi ha affascinato. Ora il pensiero di finirci addosso mi lascia un senso di vuoto.
Certo lo scontro avverrà fra tre miliardi di anni, ma l’idea non mi piace proprio per niente.
Al suo nome sono legati una serie di eventi, ricordi e iniziative che hanno caratterizzato la mia adolescenza.
Vi ricordate A come Andromeda con Paola Pitagora e Luigi Vannucchi, lo sceneggiato tv degli anni ’70 che teneva incollati al piccolo schermo 17 milioni di telespettatori ?
E poi Andromeda era anche il nome del mio primo gruppo di ricerca scientifica alle scuole medie.
Per non dire, ancora, di tutte le fotografie realizzate in quegli anni con lo scomparso gruppo A.A.R. (Associazione Astrofili Romani) alla galassia più vicina a noi.
Ok, meglio non divagare. Lasciamo stare questi ricordi personali che probabilmente interessano solo me. Andiamo ai fatti.
O meglio allo studio condotto da un gruppo di astronomi che ha ipotizzato un drammatico incontro ravvicinato tra due giganti del cielo tra una manciata di miliardi di anni.
Purtroppo le brutte notizie non finiscono qui. Sembrerebbe che contro Andromeda, la galassia più vicina alla nostra, la Via Lattea (sì noi ci chiamiamo così), abbiamo già impattato più o meno dieci miliardi di anni fa.
Gli scienziati stanno cercando le prove di questo botto galattico attraverso quella che definiscono Dinamica Milgromiana, un modello proposto da Mordehai Milgrom (un docente del Weizmann Institute in Israele) negli anni ’80.
In parole molto semplici Milgrom ha descritto il modus operandi della gravità in assenza della materia oscura. Insomma idee del tutto diverse da Newton ed Einstein.
E ora, la ricerca di un team guidato da Hongsheng Zhao dell’università di St. Andrews in Scozia, ha preso in considerazione le misure del telescopio spaziale Hubble sul gruppo di galassie locale, gruppo di cui fanno parte Andromeda e la nostra Via Lattea.
Senza entrare troppo all’interno di complicati particolari, la squadra di scienziati scozzesi sta cercando le prove di questo scontro avvenuto nel passato.
Insomma la comunità scientifica è in fibrillazione: son tutti preoccupati della fragilità delle idee di sir Isaac Newton ed Albert Einstein.
Io, invece, seguendo la mia natura, cerco di essere allo stesso tempo realista e lungimirante.
Ho solo paura della tremenda e immane botta che avverrà a breve
Sì, fra tre miliardi di anni!
(La foto al centro, tratta da immagini reali, illustra Andromeda e un braccio della Via Lattea)
enzo.vitale@ilmessaggero.it
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