In 20 anni su Alpha Centauri, parola di Stephen Hawking

Cento milioni di dollari dovrebbero bastare per arrivare sulla stella più vicina? Chissà, forse sì, ma il finanziamento è solo l’inizio per avviare un progetto davvero incredibile. Si chiama Breakthrough Starshot.
No, non è fantascienza. E poi con un personaggio come Stephen Hawking c’è da giurare che la notizia sia davvero clamorosa. Il progetto incredible è quello di affrontare un viaggio di 25 miliardi di miglia (4,3 anni luce) in soli 20 anni.

Oggi a New York, infatti, il fisico inglese e il magnate russo Yuri Miller, hanno presentato un piano per sviluppare un sistema di propulsione veloce per raggiungere le stelle vicine. In tempi compatibili con una vita umana.

Parlando alla conferenza stampa al One World Observatory di New York Milner ha posto una semplice questione: «La domanda è: possiamo raggiungere le stelle nell’arco di una vita?».
La risposta sembra essere positiva perchè il progetto, a cui parteciperà anche il patron di Facebook, Mark Zucherberg, sembra essere davvero ambizioso e, soprattutto, a sentire i proponenti, fattibile .

Il primo passo del programma prevede la costruzione di cosiddette “nano sonde” che potranno viaggiare a circa il 20 per cento della velocità della luce. A queste velocità, un veicolo spaziale oltrepasserebbe Plutone in tre giorni per poi dirigersi verso la stella più vicina, Alpha Centauri, in un periodo di poco più di 20 anni dal lancio.

LO STUDIO, UN’ASTRONAVE COME UN FRANCOBOLLO
Certo tutto ciò suona come un progetto follemente ambizioso ma secondo Milner è fattibile con una tecnologia che potrà essere elaborata nel corso di una generazione umana. «Dopo la Luna -ha detto ancora Milner- abbiamo delegato il compito dell’esplorazione spaziale ai robot. Voyager 1, ad esempio, ha ormai raggiunto lo spazio interstellare. ma ora il nostro salto potrebbe essere molto, ma molto più grande grazie alle nanotecnologie».

Ecco il progetto che gli ideatori hanno messo in rete e il comunicato ufficiale della conferenza stampa di oggi a New York.

ANCHE LA NASA STUDIA UN NUOVO TIPO DI PROPULSIONE
Hawking, Milner e Zukenberg vogliono arrivare in pochi anni su Alfa Centauri, ma la Nasa non sta certamente a guardare. E’ di questi ultimi giorni, infatti, un altro studio dell’Agenzia spaziale statutunitense che riguarda un nuovo tipo di propulsione. Si tratta di un piano in fase di sperimentazione presso il centro spaziale Marshall nell’Alabama che durerà circa due anni. Si tratta del progetto Herts, una sonda dotata di una serie aste di alluminio elettricamente cariche disposte in maniera radiale. «Il Sole rilascia protoni ed elettroni nel vento solare a velocità molto elevate, da 400 a 750 chilometri al secondo -ha detto il capo del progetto Nasa Bruce Wiegmann-. La E-Sail userebbe questi protoni per accelerare la sonda». Il principio alla base di questao motore a repulsione è simile a quello delle vele solari, le quali sfruttano la pressione delle radiazioni elettromagnetiche proveniente dalla nostra stella, il Sole.

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it

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