ll Progressive italiano conquista il Giappone
ROMA – A volte per andare avanti bisogna voltarsi indietro. L’esperienza passata come modello per progredire, teoria valida anche e soprattutto per la musica. E così dai lontani anni Settanta ritornano le note del virtuosistico Progressive, ma non solo Prog.Ci sarà spazio anche ad altri generi sempre di quel fantastico e prolifico periodo. Insomma mesi ricchi di eventi tra Atom in Rome (lo spettacolo dedicato ai Pink Floyd), il tour «solidale» di New Trolls e Le Orme, il nuovo lavoro degli Area e, soprattutto, il festival di aprile in Giappone, al Club Città di Tokyo, dedicato interamente alla musica italiana degli anni ’70. Ma andiamo con ordine
ATOM IN ROME
Sabato 19 gennaio e sabato 9 febbraio all’Auditorium in via della Conciliazione a Roma, va in scena lo spettacolo Atom in Rome, una performance dei pezzi classici dei Pink Floyd in un grande concerto dove ci saranno ben tre Cori (Coro Mavra, Ensemble Vocale Thesaurus e il Coro Diapente), una sezione orchestrale ottoni (Ottonidautore), violoncello (Dante Cianferra), sassofono (Eric Daniel), il gruppo rock Pink Floyd Legend e una voce solista femminile, Valentina Mastrodonato, in The Great Gig In The Sky. A dirigere il corposo set il Maestro Piero Gallo. Sul palco oltre cento artisti. «Devo ammettere che la reazione entusiastica del pubblico e della critica (specialmente dopo il tutto esaurito del primo dicembre per i tre spettacoli di Musei in Musica alla casa dell’Architettura, circa 45 minuti ognuno) mi ha assolutamente sorpreso -esordisce Guido Bellachioma, deus ex machina del progetto-. Ero sicuro dell’eccellenza di questa iniziativa, solo il primo di una serie di sperimentazioni tra rock e musica classica che intendo affrontare (questo scontro/incontro è una costante nella musica moderna… basti pensare ai Moody Blues, ai Deep Purple, ai Nice, ai Procol Harum a Emerson, Lake & Palmer, ai New Trolls, etc)… però non sempre il pubblico recepisce così al volo i buoni propositi artistici. Invece abbiamo dovuto mettere il cartello “tutto esaurito” per la data di sabato 19, praticamente un mese prima dell’evento, con conseguente replica, davvero inaspettata, sabato 9 febbraio, sempre all’Auditorium Conciliazione. Per celebrare degnamente Atom in Rome -dice ancora Bellachioma-, che prima di tutto è un atto d’amore nei confronti di quella grande musica, non solo dei Pink Floyd, che negli 70 condusse il rock dall’adolescenza all’età adulta, abbiamo deciso di preparare tutto in modo quasi maniacale. D’altronde il confronto è davvero imponente… sono andato in studio con il Maestro Davide Pistoni (tastierista di valenza assoluta e mago anche al mixer) e abbiamo creato una sigla di sette minuti risuonando tutte le composizioni che costituiscono la scaletta di questo live show: ben 16 divise in due atti. E il risultato di questa sorta di sinfonia floydiana è molto intrigante». Nell’ambito dello spettacolo va anche detto che i testi del gruppo di Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason (tradotti in italiano) saranno letti dall’attrice Carlotta Maria Rondana. Uno schermo circolare di 5 metri poi, trasmetterà video e immagini sull’universo Pink Floyd in sincronia con il concerto. Non mancherà il classico Laser-show e una mostra rarità discografiche Pink Floyd a cura del gruppo The Lunatics.
IL TOUR DI NEW TROLLS E LE ORME
Un anno ricco di iniziative, dunque, un anno dedicato al Progressive. E da un incontro avvenuto quasi per caso, due grandi band storiche italiane si ritrovano per un tour davvero speciale. Le Orme e i New Trolls, infatti, saranno insieme in un lungo viaggio che li porterà in giro per la Penisola. Si parte il 2 febbraio dal teatro Chiabrera di Savona. «Siamo riusciti a realizzare quello che negli anni ’70 era pressochè impossibile -commenta Michi Dei Rossi, storico batterista de Le Orme, in servizio permanente effettivo dal 1967- . L’idea ci è venuta quasi spontanea dopo un concerto con Vittorio De Scalzi, Nico De Palo e il resto dei New Trolls. Un concerto un po’ sulla falsa riga di quello realizzato a Roma nell’ambito del Festival Progressivamente alla casa del Jazz insieme al banco del Mutuo Soccorso». In quell’occasione vi presero parte oltre 4 mila persone, una cifra non così consueta per i nostri tempi. «Ci meravigliò molto la partecipazione dei giovani -continua Dei Rossi-, tanti ragazzi che hanno riscoperto la musica Progressive da Internet e You Tube. Oltre il 60 per cento dei nostri fan è costituito proprio da loro, insomma c’è stato il fenomeno tanto atteso: il ricambio generazionale». Anche lo storico batterista de le Orme è stato, a suo tempo, testimone di un passaggio generazionale, quella volta i soggetti, però, erano gli strumenti. «All’epoca partecipai al grande raduno sull’Isola di Wight -prosegue Dei Rossi- e sono stato testimone del passaggio dalla chitarra all’Hammond, tramontava Jimi Hendrix, sorgevano gli Emerson Lake & Palmer. E ora per chiudere il cerchio vorrei anche realizzare un sogno -conclude-: avere Peter Hammill come ospite in uno dei nostri live, chissà….».Nel frattempo lo stesso Dei Rossi conferma che al tour, nelle date in mweridione, ci sarà anche Lino Vairetti degli Osanna.
LE DATE DEL TOUR
Il 2 febbraio Savona, l’8 San Benedetto del Tronto, il 9 Potenza, poi si riprende il primo marzo a Napoli, il 2 Roma, l’8 a Calusco D’Adda (Bg) il 9 Firenze, il 15 Cortemaggiore (Pc) il 16 a Copparo (Fe), il 21 Palermo, il 22 Catania, il 23 Catanzaro e, infine, il 28 ad Asti.
GLI AREA E IL FESTIVAL A TOKYO
Nel mosaico del ritorno del Progressive non potevano mancare loro, uno dei gruppi protagonisti di quegli anni: Patrizio Fariselli (pianoforte e tastiere), Paolo Tofani (chitarra, live electronics, voce) e Ares Tavolazzi (contrabbasso e basso elettrico), si sono di nuovo messi insieme e hanno dato vita al progetto Area Reunion. Dopo numerosi concerti in Italia, è arrivata puntuale la pubblicazione di un nuovo album: Area live 2012, un doppio Cd registrato dal vivo durante i concerti del Reunion tour 2011-2012. Si susseguono brani storici e rielaborati come Luglio Agosto Settembre (Nero), La Mela di Odessa, Arbeit Macht Frei e Cometa Rossa, ma anche registrazioni di brani. Al trio si è unito il batterista Walter Paoli, mentre in Cometa Rossa compare, nelle vesti di ospite, la vocalist Maria Pia De Vito. Il tutto senza scordare gli indimenticati Demetrio Stratos e Giulio Capiozzo. E proprio gli Area, ad aprile, saranno tra i protagonisti del festival dedicato interamente al progressive italiano in scena dal 26 al 31 al Club Città di Tokyo. Gli altri storici gruppi sono i Maxophone, Museo Rosenbach, Il Rovescio della Medaglia (insieme all’Orchestra), Formula Tre, Mauro Pagani e gli Area, appunto, che chiuderanno il Festival domenica 28 aprile.
(Riferimenti e link:
http://www.atominrome.com http://clubcitta.co.jp http://www.area-internationalpopulargroup.com).
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