Luna, ritorneremo da te
ERA il 20 luglio del 1969. E allora la cosa da un altro mondo eravamo noi. Moderni conquistatori dello spazio alla ricerca di un nuovo Eldorado. Come nella Gold rush del 1848, la ”Corsa alloro” nel mitico Klondike. Al posto dei carri le astronavi, al posto della forza animale motori spinti da razzi giganteschi come il Saturn V, un ”mostro” alto 111 metri. E domani, nel 35˚ anniversario dello storico sbarco sulla Luna, alcuni dei protagonisti della corsa allo spazio diventeranno ambasciatori del cosmo. La cerimonia si svolgerà a Washington presso il National Air and Space Museum alla presenza dei ”superstiti” delle missioni Apollo: gli astronauti delle missioni che dal 1969 al 972 hanno tenuto l’intera Umanità con gli occhi puntati al cielo.
Dal primo uomo sulla Luna, Neil Armstrong, a colui che fece l’ultimo passo: Eugene Cernan, meglio conosciuto come The lastman on the Moon. «Sì, ritorneremo ancora sulla Luna – spiega James Hartsfield, portavoce della Nasa per il settore esplorazione del Sistema solare -, sarà la base di partenza dei futuri viaggi nel cosmo. Il nostro obiettivo è di ritornare sul nostro satellite nel 2015». Si chiama infatti Space exploration policy,il piano spaziale americano annunciato lo scorso gennaio dal presidente George W. Bush, un piano che si prefigge lo scopo di conquistare i lprimo pianeta del Sistema solare: Marte. «Per questo la Luna sarà di fondamentale importanza – dice ancora Hartsfield-, sarà una vera e propria base di partenza per le successive missioni sul pianeta rosso. E poi quello che sappiamo sul nostro satellite non ci basta. Non crediamo siano del tutto rappresentativi dell’intero corpo celeste più vicino a noi. E non dimentichiamo che tra brevetti, perfezionamenti e tecnologie nuove il programma Apollo ha prodotto oltre 160.000 ricadute tecnologiche di uso quotidiano ».
Domani sera a Washington saranno proprio i reperti lunari gli altri protagonisti della serata del trentacinquennale. «Consegneremo ad ogni membro del programma Apollo un pezzo di suolo lunare – continua il funzionario Nasa -. Le rocce resteranno di nostra proprietà e verranno esposte in un museo con il nome degli astronauti. Un ”pezzo” di Luna verrà consegnato anche al giornalista Walter Cronkite, l’unico personaggio, oltre agli astronauti, ad essere stato selezionato a diventare ”Ambasciatore del cosmo” per chiari meriti. Milioni di americani, infatti,hanno seguito la straordinaria avventura dell’Apollo 11 grazie alla sua interminabile ed eccitante diretta televisiva ». Prossimo obiettivo, dunque, il pianeta Marte. Proprio nei giorni scorsi l’astronauta tedesco Ulf Merbold aveva detto che la prima missione umana su Marte potrebbe diventare realtà entro i prossimi 25 anni, aggiungendo: «Per me non ci resta altra scelta che accettare la sfida».
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