Molestie sessuali, il cacciatore di esopianeti cacciato da Berkeley
«Vogliamo affermare inequivocabilmente che la condotta del professor Marcy, come determinato dall’inchiesta, era spregevole e imperdonabile. Vogliamo anche esprimere la nostra solidarietà alle donne che sono state vittime, e ci rammarichiamo profondamente per il dolore che hanno sofferto».
Una nota secca che non lascia alcun dubbio sulla reale gravità dei fatti accaduti all’Università e che hanno portato Geoffrey Marcy, 61 anni, conosciutissimo scopritore di esopianeti, nonché ricercatore di segnali di vita extraterrestre e docente di astronomia all’Università della California a Berkeley, a dimettersi da un giorno all’altro.
Dopo un’inchiesta partita la scorsa estate, scaturita da una denuncia di quattro ex studentesse, l’Università della California ha concluso che Marcy dal 2001 al 2010, ha molestato una moltitudine di studentesse, dottorande e giovani colleghe.
A quanto pare, questa sua attività extra astronomica, era conosciuta, ma non era mai stato possibile intervenire. Perchè?
II suo potere accademico era troppo forte e i suoi discepoli non erano mai usciti allo scoperto. Ma la denuncia ai piani alti dell’Università ha fatto il suo corso e, una dopo l’altra, le studentesse che lo hanno inchiodato alle sue responsabilità sono state davvero tante.
«Tutto ciò dovrebbe far capire che nessuno può ritenersi immune dalle leggi anche se è considerato grande e importante», ha tuonato Joan Schmelz, ex presidente del comitato dell’American Astronomical Society a proposito della condizione delle donne nell’ambito astronomico.
Per il famoso prof. Marcy, comunque, un colpo davvero terribile visto che era stato menzionato come potenziale ospite d’onore al Premio Nobel.
Sembra si sia dichiarato pentito e il suo personale punto di vista lo ha espresso su un blog. E a modo suo ha presentato anche le scuse: «E’ difficile esprimere quanto sia doloroso per me capire che ero una fonte di disagio per le donne, però non lo facevo in maniera intenzionale….».
Un curioso caso di molestatore non intenzionale. A sua insaputa, insomma.
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