L’avventura di Michele Zarrillo

LA regina di Babilonia lo ha accompagnato nel corso del suo lungo e prolifico percorso musicale. E’ partito con le impegnative note del Progressive Rock ed è poi passato a quelle del Pop fino ad approdare, all’apice della sua carriera, sull’olimpo di Sanremo. La regina di Babilonia,ovvero Semiramis, è il nome del gruppo da dove tutto ebbe inizio. Lui è Michele Zarrillo, voce e chitarra della band anni ’70, e domani (h  1,30) sarà in concerto presso il Palasport di Monteprandone. «Tutto cominciò tra le mura di una cantina in via dei Gelsi a Roma nel quartiere di Centocelle -ricorda Zarrillo-, mio padre ci affittò un locale e lì giù a suonare prog». A dire il vero Michele arrivò nel gruppo in un secondo momento, quando Maurizio Macos, voce del gruppo, lascia la band fondata dal fratello di Michele: Maurizio Zarrillo. Una band di “famiglia” visto  che gli altri due  componenti, Marcello Reddavide e Memmo Pulvano, erano cugini. «Eravamo negli anni d’oro della musica -continua il cantante allora sedicenne-, ma in  quella cantina, in quei luoghi non sono tornato più. Grazie comunque a  io mio padre che per primo intuì questa mia predisposizione». Nel quartiere, i Semiramis, li conoscevano tutti e dopo vari concerti, memorabile quello al Liceo Scientifico “Francesco d’Assisi” in via della Primavera, i quattro musicisti approdarono anche allo storico raduno di Villa Pamphili del maggio del ‘72. Zarrillo non si ferma e continua a calcare le orme del Prog e alla fine del ‘74 diventa, per  un breve periodo, la voce solista di un’altra colonna del Progressive nostrano, il Rovescio della medaglia. «Partecipai al loro tour per qualche mese, che esperienza!».  Dal Prog al Pop e poi una musica più popolare sulla scia delle tendenze dei cantautori anglosassoni. Poi firma brani per stelle di prima grandezza come Ornella Vanoni e Renato Zero. La “vetta” la raggiunge nell’87 quando vince il Festival  di Sanremo (categoria Nuove proposte) con La notte dei pensieri. Poi altri successi, altre canzoni, riflessioni e la  storia continua e si arriva al 2009 quando canta nel disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Nuvole e sogni.  «E ora sono qui per ricominciare una nuova avventura- dice ancora Zarrillo-. Grazie al sindaco di Monteprandone e grazie soprattutto alle Marche, terra fertile dal punto di vista culturale. Non per niente molti tour iniziano proprio dalla vostra regione ed io stesso ho deciso di partire da qui per preparare il mio tour invernale ».

Ma che tipo di concerto dobbiamo  aspettarci ?

«Sarà un live trasversale, nel senso che ripercorrerò i vari stili di musica che mi hanno accompagnato nel corso di questi lunghi anni: un po’ di progressive, ma anche tanto Pop senza dimenticare la melodia italiana ».

Da una cantina di Centocelle al palco di Sanremo, una carriera musicale ricca di soddisfazioni. Ma l’esperienza che ultimamente gli ha dato più soddisfazioni riguarda sicuramente la sua sfera personale: l’avventura di diventare papà.

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it

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