Casa del Jazz: il “Prog” contro la crisi

ROMA – «Sarà un’edizione per così dire intimista. E’ come se invitassi i miei più cari amici ad ascoltare musica nel salotto di casa mia». Son questi i presupposti che Guido Bellachioma traccia per la XX edizione di Progressivamente, la rassegna di Rock Progressive in scena da giovedi a domenica 16 alla Casa del Jazz. Non solo concerti con grandi nomi del passato, stavolta anche seminari, prove di ascolto e un referendum per scegliere i migliori venti album di Prog usciti nel 1972. (La lista dei gruppi si trova su www.progressivamente.com/ascolti.htm e si può votare sino a giovedì 6 alla mail 1972@progressivamente.com).

«E’ un festival anche contro la crisi -dice ancora Bellachioma-, una proposta di qualità fuori dai soliti schemi che cerca di far incontrare la gente. Cinque serate su otto saranno ad ingresso libero, mentre tre live avranno un biglietto d’ingresso di 5 e 10 euro». Ospiti d’onore, quest’anno, gli Osanna, lo storico gruppo partenopeo guidato da Lino Vairetti (sabato 15 alle ore 21). Il festival alza il sipario giovedì (sempre alle 21) con la gli Epsilon Indi, la factory band che presenterà il suo ultimo lavoro dal titolo «Wherein We Are Water» insieme alla Solar Orchestra. Il giorno successivo spazio alle note-mito degli anni ’70 con «The Yellow show», un concerto dei milanesi The Watch che riproporrà fedelmente Nursery Crime e alcuni brani di Wind and Wutering dei Genesis.

«Ognuno di noi ha il diritto e il dovere di avere dei sogni da coltivare. Sogni che, almeno ogni tanto, si devono materializzare per poter continuare ad evocarli. Per me -insiste Bellachioma- Progressivamente è uno di questi sogni ricorrenti. Oltretutto non sono fra coloro che pensano che l’era del Prog sia tramontata. Mi sono convinto che anche ora esiste musica progressiva e non si deve per forza pescare nelle band degli anni ’70. A mio modo di vedere la musica di qualità è Progressive, in quanto proiettata in avanti. Se debbo scegliere un sinonimo per questo tipo di musica sceglierei la parola intelligente».

Giorno clou della manifestazione sabato 15 quando sul palco del piccolo auditorium della Casa del Jazz saliranno gli Osanna. «A quarant’ anni di distanza dall’uscita di quell’album dal titolo “Preludio, Tema, Variazioni e Canzona” -spiega Bellachioma-, il gruppo partenopeo celebra con un concerto tributo esclusivo il film “Milano Calibro 9”, con l’uscita di un nuovo lavoro discografico dal titolo “Rosso Rock”, con un “live” registrato in Giappone all’Auditorium “Club Città” di Kawasaki il 6 e 7 novembre 2011». La nuova formazione degli Osanna: Lino Vairetti (chitarra e voce solista), Gennaro Barba (batteria), Nello D’Anna (basso), Pako Capobianco (chitarra elettrica), Sasà Priore (piano, organo e keyboards) e Irvin Vairetti (mellotron, synth e voce).

Inutile negarlo, Bellachioma è la memoria storica del Rock sinfonico italiano, e non solo, degli anni ’70. E’ stato testimone e organizzatore di innumerevoli concerti. «Uno di quelli che ricordo con tanta passione avvenne nel ’71 al teatro Brancaccio -ricorda entusiasta-. Suonavano Yes e Black Widow mentre il gruppo di supporto era la Pfm che all’epoca aveva fatto solo un 45 giri. La strumentazione di quegli anni era un disastro, era talmente approssimativa che quando Tony Kaye, il tastierista degli Yes, toccò la prima nota di “Yours is no disgrace”, dallo spinotto dello strumento partì una fiammata che mandò in tilt tutto l’impianto elettrico del teatro. Dovemmo aspettare una mezzoretta prima di assistere a quello che poi diventò uno dei più grandi eventi musicali di quegli anni».

Bellachioma fa il tifo per i gruppi italiani e quando gli si chiede quale sia il livello delle band nostrane non ha dubbi: «Sono le uniche che possono competere con quelle oltre Manica. Chissà, non ho la certezza -dice-, ma credo che molte delle performance teatrali di Peter Gabriel e compagni siano state ispirate dai nostri Osanna».

IL PROGETTO: Atom in Rome

E continuando a parlare di classici degli anni ’70 Guido Bellachioma ne sta preparando un’altra delle sue. A gennaio del prossimo anno, precisamente sabato 19, dall’Auditorium di via della Conciliazione, ci sarà “Atom in Rome”, un appuntamento che vedrà assoluta protagonista la musica dei Pink Floyd nella sua versione più imponente e spettacolare, grazie alla sinergia tra Pink Floyd Legend, gli Ottonidautore, Dante Cianferra, l’Ensemble Vocale Thesaurus e il Coro Mavra diretti da Piero Gallo. «Una cavalcata sonora e visiva -ammette Bellachioma- di quasi due ore e mezza in cui troveranno spazio i momenti più belli della discografia del gruppo inglese, compresa la celebre suite sinfonica Atom Heart Mother del 1970. L’intenzione, naturalmente, è quella di portare lo spettacolo nei più importanti teatri d’Italia. Stiamo lavorando a questo».

L’Opera Rock
Giornalista, critico musicale, promoter. Nella musica Bellachioma ha fatto davvero di tutto, ma ora si affaccia l’ultima idea. «Sì, nel settore ho fatto più o meno tutto -conclude-, però mi mancava qualcosa: un’opera Rock». Detto fatto Guido non si è perso d’animo e insieme al tastierista Davide Pistoni sta per concludere “La storia vista dalla Luna”, l’opera Rock «che vedrà la luce entro il prossimo anno», assicura. Come dire quando il sogno e la follia diventano una bella realtà. (Info www.Progressivamente.com, Casa del Jazz via di Porta Ardeatina 55, tel. 06-704731).

IL PROGRAMMA
Giovedì 6 settembre ore 21
EPSILON INDI – presentazione nuovo CD “Wherein We Are Water” + SOLAR ORCHESTRA
Realtà di confine tra progressive, world music ed elettronica – Ingresso euro 5

Venerdì 7 settembre ore 21
THE WATCH – Da sempre gruppo progressivo innamorato dei Genesis, presentano lo “Yellow Show” con brani della band che fu di Peter Gabriel, Steve Hackett, Tony Banks, Michael Rutherford e Phil Collins. – Ingresso euro 10

Sabato 8 settembre ore 18.30
PROVE D’ASCOLTO a cura di “SUONO” – Gli esperti della più antica rivista di alta fedeltà italiana guideranno all’ascolto di 10 tra i migliori album progressive e dintorni dell’anno 1972, scelti dagli appassionati sul sito di Progressivamente www.progressivamente.com) – Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Domenica 9 settembre ore 18.30
Analisi storico/musicale di “Atom Heart Mother” capolavoro sinfonico dei Pink Floyd del 1970. Il Maestro Piero Gallo, con l’ausilio di musicisti dei gruppi Pink Floyd Legend, Coro Mavra, Ensemble Thesaurus, Ottonidautore e del Maestro Dante Cianferra, guiderà il pubblico alla scoperta della suite e delle partiture originali per orchestra realizzate da Ron Geesin. Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Giovedì 13 settembre dalle ore 21
Presentazione del cd “Musiche” registrato dal vivo alla Casa del Jazz durante l’omonimo Festival, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale. Con la partecipazione di CASTLE FUSION (ospite Gianni Barbati, chitarrista di Officina Meccanica) -MACROSCREAM (ospite Luciano Regoli, cantante di
Raccomandata con Ricevuta di Ritorno e Samadhi) e RANE STRANE (ospite Jimmy Spitaleri, cantante di Metamorfosi e Le Orme) – Ingresso libero sino
ad esaurimento posti

Venerdì 14 settembre ore 18.30
PROVE D’ASCOLTO a cura di “SUONO” – Gli esperti della più antica rivista di alta fedeltà italiana guideranno all’ascolto di 10 tra i migliori album progressive e dintorni dell’anno 1972, scelti dagli appassionati sul sito di Progressivamente (www.progressivamente.com) – Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Sabato 15 settembre ore 21
OSANNA – Lo storico gruppo napoletano, artefice di alcuni dei più bei lavori degli anni 70 (L’uomo e Palepoli in primis) e guidato dal cantante e chitarrista Lino Vairetti, torna dopo molto tempo a Roma per presentare l’album “Rosso Rock”. Il CD contiene l’intera colonna sonora del film “Milano Calibro 9” del 1972, registrato con orchestra nel novembre 2011 in Giappone, e 3 composizioni in studio di cui 2 inedite. – Ingresso euro 10

Domenica 16 settembre ore 18.30
Analisi storico/musicale dell’album “Pawn Hearts”, vera e propria vetta creativa dei Van der Graaf Generator, pubblicato nel 1971. Il seminario prevede anche la riproposizione dal vivo della celebre suite “A Plague of Lighthouse Keepers”, che occupava l’intero lato B del vinile.

Conduce l’incontro Paolo Carnelli (membro del direttivo del Peter Hammill & VdGG Study Group e coordinatore della rivista musicale Wonderous Stories).

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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